Albertino al Mir 2024

Per chi ama un certo genere di musica trovarsi a scambiare due battute con Albertino è semplicemente come incontrare un vecchio amico, conosciuto da molti quando le radio ancora viaggiavano a transistor. Le sue trasmissioni su Radio Deejay, da Deejay Time e Deejay Parade, hanno riempito serate e viaggi e hanno scritto la colonna sonora di intere generazioni, dentro e fuori dai locali.

Albertino, mai come qui a Rimini si deve partire con un Amarcord del mondo della notte…

“Rimini, Riccione… il Paradiso, l’Altro Mondo, il Peter Pan… eh già, i ricordi non mancano. Purtroppo il mondo della notte, o per meglio dire un certo modo di vivere la notte, è un po’ in decadenza, sta attraversando un momento di difficoltà e trasformazione. Un tempo c’erano in Italia c’erano 9mila discoteche. Oggi ce ne sono forse 2mila. Ma questo non significa la fine. È in corso una trasformazione a favore di festival, eventi, concerti. E i deejay sono diventati delle star capaci di muovere numeri impressionanti”.

Un mondo in trasformazione: un po’ come il Mir alla Fiera di Rimini – il salone organizzato da Italian Exhibition Group che riunisce i settori Light, Sound, Visual, Integrated System & Broadcast – che l’ha vista fra i protagonisti. Che impressione ha avuto?

“Vedere tanti giovani appassionati è un gran bel segnale. È l’inizio di qualcosa di bello e un esempio di ripresa vera per un settore che è vasto e variegato, dalle produzioni musicali alla attrezzature come quelle che si possono vedere qui al Mir di Rimini”.

A proposito di musica, il futuro prossimo cosa ci riserva?

“La nuova musica. quella che stiamo ascoltando oggi, in realtà sta riprendendo molte citazioni degli anni ’90. Magari a noi, che siamo del settore, può sembrare qualcosa di già sentito. Ma in fondo ogni epoca ha la sua storia”.

E il mondo delle radio come vive questo cambiamento epocale?

“Le radio ancora oggi sono davvero un punto di riferimento. Nonostante i social, le piattaforme, Spotify e YouTube, la radio continua a svolgere un ruolo centrale. Io lo vedo tutti i giorni con le iniziative di Radio m2o: riescono ad attirare un mondo che, come ho visto a Rimini fra il pubblico del Mir, è numeroso e soprattutto molto appassionato”.

Un mondo che cambia, e non è detto che sia in peggio, no?

“Diciamo che soprattutto in passato c’è stata una nicchia trasgressiva, definiamola così, che ha finito spesso con l’oscurare tutto il resto di un mondo che invece era pulito. Diciamo che ne ha intaccati in parte l’immagine. Oggi è bello vedere tanta passione. Davvero: è un gran bel segnale”.