Alessandro Armillotta, CEO e Co-Founder di Aworld

“Si chiama Aworld perché viviamo nel mondo ‘A’, e non c’è un mondo ‘B’. Il nostro pianeta è da preservare a tutti i costi”. Alessandro Armillotta è il giovane CEO e Co-Founder, insieme a Marco Armellino e Alessandro Lancieri, di una delle start up italiane dedicate al green di maggior successo in questi anni, capace non solo di sensibilizzare, ma di far cambiare le abitudini delle persone per una maggiore sostenibilità. Come? “Tramite un’esperienza digitale, come una app, che vuole guidare le persone nel vivere sostenibilmente”, usando tecniche e principi della gamification.

È anche questo che ha attirato l’attenzione dell’ONU, che ha scelto Aworld per ActNow, la sua campagna per le azioni individualicontro il Climate Change. Oltre alle Nazioni Unite, tra le istituzioni che hanno scelto di collaborare con Aworld, compaiono anche l’Unesco, l’Università di Cambridge, per l’analisi dei dati e lo studio dei comportamenti, ma anche grandi aziende all’avanguardia, di tutto il mondo e di vari settori, “che hanno colto l’importanza dello stakeholder engagement al fine di ridurre la propria impronta di carbone”. Tra i nomi dello spettacolo, un ruolo da protagonista è senz’altro quello di Elisa, che propone l’uso della app durante i suoi concerti. “Mentre il 22 aprile è prevista una challenge con la Lega Calcio, che coinvolgerà tutti i campi della Serie A, fino alla fine del campionato, con l’engagement delle squadre e dei giocatori. Per creare una community di persone attive”.

Cosa vuol dire per lei vivere sostenibilmente?

“Significa tre cose: misurare e capire la propria carbon footprint personale, l’impronta di carbonio, educarsi per far crescere la propria consapevolezza e fare delle azioni che automaticamente abbassino il footprint. Noi promuoviamo queste attività e lo facciamo con una partnership unica, che ci vede, appunto, a fianco delle Nazioni Unite, direttamente a New York”.

Una challenge è in corso anche in questi giorni a K.Ey (la fiera che si è tenuta dal 20 al 24 marzo, alla Fiera di Rimini, ndr)?

“Sì, una challenge è in corso anche qui a K.Ey, è iniziata lunedì 20 marzo e sta avendo risultati eccezionali! L’obiettivo è risparmiare 10 tonnellate di CO2, facendo delle azioni che Aword suggerisce, all’interno dell’app…”

…Ci riuscirete?

“Ad oggi siamo a metà risultato! Ed è già un successo impressionante: l’obiettivo è arrivare a 10 tonnellate e, se ci arriveremo nel mese – ma ci arriveremo senz’altro! – con un partner andremo a piantumare 100 alberi per dar vita ad un bosco”.

Perché un’azienda dovrebbe scegliere la vostra proposta?

“Perché le aziende saranno sempre più giudicate sull’impatto che hanno sulle persone e sull’ambiente, non più solo sul loro fatturato, questo ad esempio ce lo insegnano i report ESG (Environmental, Social e Governance, ndr). Le aziende, prima o poi, saranno obbligate a rendicontare le proprie emissioni, tra dirette e indirette e riportare i miglioramenti, dandosi obiettivi di riduzione che dureranno nei prossimi anni. E in base a queste riduzioni saranno giudicate dagli investitori e avranno più opportunità”.