È una serata speciale al Savoy, uno degli alberghi più esclusivi di Milano: cinquanta selezionatissimi invitati potranno partecipare al party dell’onorevole Vincenzo Greco per festeggiare la fine dell’EXPO e la realizzazione di un faraonico progetto stradale. Nel bel mezzo del ricevimento, però, un temporale fa saltare la corrente, e la suite dove si tiene la festa precipita nel buio: quando le luci si riaccendono, l’onorevole è riverso nella piscina, già cadavere. Con le telecamere di sorveglianza disattivate e i telefonini spenti per garantire la privacy ai tanti vip dai molti segreti, la tecnologia può far poco. Bisogna indagare in un altro modo: con logica, osservazione e intuito. Bisogna indagare alla vecchia maniera. Ecco perché il caso, spinosissimo, considerata la vittima, passa a Luca Botero, detto l’Amish, il commissario afflitto da tecnofobia che vive come se il mondo fosse fermo agli anni Settanta. Per lui è la sfida perfetta: data la dinamica del delitto, l’assassino non può che essere uno degli invitati…

Genere: Gialli e Thriller MondadoriISBN: 9788804788560 256 pagine

Scambio quattro chiacchiere con l’autore che seguo fin dagli albori:

D.: leggendo quanti romanzi, gialli, noir saggistica, fumetti, ebook, testi teatrali, eccetera, sorge spontanea la domanda? Ma quando dormi?

R.: Fra una presentazione e l’altra, fra un nuovo libro che dalla testa metto in lavorazione, a una premiazione Premio Nebbia Gialla per la letteratura noir e poliziesca; e forse riesco a schiacciare un pisolino!

D.: vedo che l’ironia non ti manca, e a proposito di presentazioni, con questo ultimo libro con protagonista il commissario Luca Botero sei in giro per tutt’Italia con presentazioni e firmacopie a tappeto, quindi niente vacanze?

ride R.: chi può dirlo?

Roversi è giovane, non ancora cinquantenne, con una carriera invidiabile, un irrefrenabile passione per il noir (non a caso ha vinto il premio Scerbanenco, nda).

D.: Immagino che avrai già in lavorazione il prossimo libro o sbaglio?

R.: Certo, sto già lavorandoci e credo uscirà a gennaio 2025, questo sarà un libro della serie Enrico Radeschi (il giornalista hacker, diametralmente opposto al commissario Botero).

Ma l’inarrestabile Roversi trova il tempo anche per insegnare: alla Scuola Holden  di Torino, dove spiega a futuri giallisti come risolvere un caso, e dice: “ogni buon detective ha le sue strategie. Tra queste, di solito, ce n’è una imprescindibile: studiare l’avversario. Più si riesce a pensare come l’assassino e a ripercorrere a rovescio il filo dei suoi pensieri, più la matassa si sbroglia, portando l’eroe (e i lettori) alla soluzione dell’enigma. Chiude questo scambio di battute con” per scrivere un noir bisogna fare più o meno la stessa cosa”.

Paolo Roversi è nato a Suzzara, ma vive a Milano. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, è autore di molti romanzi tradotti in varie lingue, che gli hanno meritato, tra gli altri, due volte il premio Selezione Bancarella, il premio Camaiore, il premio Tettuccio e il premio Scerbanenco dei lettori.