Costruire un orologio in tre giorni, riprendendo stilemi del passato per coniugarli alla modernità. È l’opera del maestro orologiaio Sante Castignani realizzata nel corso della prima edizione di VO’Clock Privé (18-20 marzo 2022), evento di Italian Exhibition Group dedicato al segnatempo contemporaneo in parziale concomitanza con l’ultima edizione Vicenzaoro.
Sante Castignani ripercorre quei giorni e ci racconta la nascita di Domenico, orologio frutto di un lavoro che ha saputo attirare lo sguardo attento e curioso del pubblico di appassionati, media e operatori di settore presenti nel foyer del quartiere fieristico di Vicenza.
Maestro Castignani, da dove nasce il suo percorso?
“Il mio è un percorso che nasce da grande passione dall’orologeria, per il design e per forme d’arte come l’architettura. Nelle mie realizzazioni manuali troviamo elementi di art nuveau, déco, razionalismo, fino allo streamline americano delle forme curve. Cerco di coniugare questi elementi, modernizzandoli e rendendoli contemporanei come nell’orologio realizzato a VO’Clock Privé.”
Ci racconta il lavoro realizzato in fiera?
“L’idea era quella di realizzare un orologio in tre giorni restando fedele alla tradizione e allo stile senza tempo, realizzando interamente a mano un’opera trasportata nel gusto e nei dettami della contemporaneità. Sono partito da un orologio quadrato degli anni ’40, epoca d’oro della meccanica, con anse e ogiva particolari. L’ho poi rivisitato portando le dimensioni in linea con il gusto odierno, vestendolo di una cassa costruita a mano con poche macchine utensili. Un pezzo particolarmente affine al mio percorso, pensiero e idea di design, frutto di un lavoro lento e artigianale.”
A quali fasi hanno potuto assistere gli appassionati in fiera?
“Alle operazioni tecniche e all’intera costruzione, ad esclusione del movimento. Dalla realizzazione artigianale della cassa all’ideazione e nella costruzione del quadrante inciso con una delicata e ricercata tecnica guilloché. E poi la scelta e nell’installazione della corona, delle lancette e della fibbia.”
Qual è il risultato?
Il risultato è Domenico, un pezzo con caratteri di originalità, unici e mai riprodotti. Un orologio dalla forma quadrata di dimensioni 39×39 mm, per 13 mm di spessore, dal sapore retrò. La cassa è in acciaio inossidabile, il quadrante in rame massiccio, le lancette in argento. In sintesi, ho realizzato una sorta di vestito per movimenti spesso recuperati dalla scelta di fondere la cassa per recuperare l’oro.
A cosa si deve il nome?
È un omaggio a Domenico Morezzi, fondatore di OISA, l’unica manifattura italiana di movimenti. Di fatto, un omaggio al Made in Italy.