Alle porte dell’estate e con la riapertura graduale in Italia dopo il lockdown, in Italia le  spiagge saranno il banco di prova per delineare l’andamento turistico 2020  a partire dal confronto con circa due milioni di presenze in meno nelle località balneari nel 2019 per meteo avverso tra maggio e giugno.

L’anno scorso il trend turistico in Italia ha fatto registrare una perdita dello 0,9% di turisti balneari per un totale di 2 milioni di turisti a livello nazionale in meno rispetto al 2018, annata comunque considerata ´storica´ per l´elevato numero di arrivi e presenze, con un aumento +30% sul 2017 e con 429 milioni di presenze delle strutture ricettive. Più grave la situazione al Sud e nelle Isole ove si sono registrati cali di presenze rispettivamente del -1,4% e del -1,5%. Congiuntura poi migliorata da metà luglio con un consistente recupero in agosto, proseguito a settembre. Meglio è andata la situazione nei laghi dove c´è stato un aumento dello 0,2% delle presenze.

Per quanto riguarda le diverse aree del Paese, il Nord Ovest ha registrato un +0,2% grazie al leggero aumento della domanda straniera (+0,7%), mentre Nord Est e Centro hanno registrato i risultati peggiori, entrambi in calo del -1,6%. Cali più contenuti sono stati registrati nelle regioni del Sud-Isole (-0,6%), dove il mercato estero ha segnato il +1,2% e quello italiano il -1,5%. Le città d´arte hanno registrato un aumento stimato delle presenze al +0,4%, con un sensibile rafforzamento degli italiani (+1%) e una stabilità degli stranieri (+0,1%). Male le località termali con -4,1%, con un calo significativo sia degli italiani (-3,4%) sia degli stranieri (-4,9%). Sempre nel 2019 si è registrato un saldo positivo della bilancia turistica con un aumento del 6,1% sul 2018 della spesa da parte dei turisti stranieri. In crescita del 2,4% il numero dei visitatori dei musei con un aumento del 4,3% della spesa di biglietteria.

(Fonte: Assoturismo . Federalberghi).