La nuova architettura alberghiera, con coraggio e audacia, affronta le sfide della contemporaneità trasformando l’idea di viaggio in un laboratorio di cambiamento sociale. Come un’utopia che prende forma e si fa sempre più concreta, l’ospitalità assume il valore imprescindibile di accompagnare il visitatore verso un consumo consapevole e il più possibile sostenibile.

Seguendo il tema portante scelto per l’edizione 2023, ovvero quello dell’utopia intesa come ideale realizzabile, InOut presenta il progetto Rooms, curato da EN Space network. All’interno dell’appuntamento di Italian Exhibition Group che affianca TTG Travel Experience (11-13 ottobre, fiera di Rimini) con l’offerta per la community del contract, sei concept ispirazionali raccontano altrettanti modi di intendere e vivere il turismo trasformativo. Un’idea di accoglienza che si sviluppa attraverso prodotti turistici sempre più flessibili, fluidi e nel pieno rispetto delle questioni ambientali e sociali.

«Il tempo dell’Utopia è anche quello della condivisione e della partecipazione, che si fanno più intense se inserite nella dimensione della vacanza attorno alla quale, ricordiamolo, ruota un vero e proprio “mondo vivente”. Un mondo costruito in sinergia con il territorio, in primis, con le infrastrutture e le reti dei trasporti, e le imprese alberghiere» spiega Gloria Armiri, Group Exhibition Manager – Tourism & Hospitality Division di Italian Exhibition Group.

Ecco le sei rooms progettate per riscoprire una nuova idea di benessere legata alla dimensione hôtellerie:

NEW SENIORS TO MARS

(di NEW SENIORS DESIGN: Anna Gatti, Sung Sook Kim, NCB Architettura: Riccardo Emanuele, Samuel Balasso)

Un progetto che accompagna il visitatore verso una nuova idea di longevità indagando uno dimensione visionaria in cui ogni dettaglio, dagli spazi agli arredi, dal verde ai servizi, è stato pensato per accogliere ed espandere il valore dell’esperienza. Come in una metafora allusiva, lo scenario marziano spinge l’ospite oltre la comfort zone per cercare nuove filosofie e format di design. New Seniors to Mars racconta una progettualità senior-focused che ridefinisce l’offerta complessiva all’interno di una nuova idea di longevità: “vivere luoghi ed esperienze” rappresenta un importante momento rigenerativo che supera i confini delle tradizionali divisioni culturali ed intergenerazionali.

NOMADHOTEL

(di DEBONADEMEO: Luca De Bona e Dario De Meo)

Un invito a rivedere i confini spazio-temporali presentando un’architettura che esalta il contenuto: gli arredi, i complementi e le superfici, che accompagnano i viaggiatori in ogni spostamento, sono i veri protagonisti di questa rappresentazione. La sensazione è quella di essere immersi in un albergo contemporaneo che, insieme alla clientela cosmopolita, diventa esso stesso nomade.

MUSH-ROOM

(di CARLO DONATI STUDIO: Carlo Donati)

L’idea dichiara immediatamente la sua natura ispirazionale: la sagoma del fungo e la morfologia della foglia mostrano il rapporto diretto e ancestrale con la natura. Una stanza dalla forte matrice vegetale ripresa negli arredi e nella linea curva e avvolgente di tutte le superfici.

#DREAM

(di FRANCESCA GRASSI)

Un’esperienza che si traduce in una nuova visione della camera di hotel. Una dimensione che si ispira alle culture nomadi e affonda le sue radici in una nuova idea di lusso: less is more. Ambientazioni confortevoli, inedite, in una reinterpretazione della “tenda nomade” attraverso l’utilizzo di tessuti preziosi che trasformano lo spazio in maniera leggera per ricordarci che, oggi, siamo tutti un po’ girovaghi. Un invito spontaneo a “viaggiare leggeri”.

THE MOST LUXURY ROOM EVER

(di LORENZOGUZZINIARCHITECTURE: Lorenzo Guzzini)

Questo concept apre a una grande riflessione: l’annullamento del superfluo per dare senso alle cose reali della vita. L’acqua sta diventando sempre di più un elemento raro e il suo utilizzo può essere interpretato come un lusso. Il vero lusso di poterne usufruire privatamente in una dimensione quasi spirituale.

VISION-AIR

(di NINA SONGHORI CONCEPT DESIGN STUDIO: Nina Songhori)

Un’utopia possibile orientata verso l’apertura, la trasformazione e la trasparenza. Uno spazio immersivo e totalizzante in cui l’ospite viene accolto da una serie di pannelli trasparenti iridescenti che, rifrangendo la luce, creano in continuazione ambienti sempre nuovi e innovativi.