Nel 2022 gli italiani hanno speso per i pasti fuoricasa 82 miliardi di euro. E anche se si è al di sotto degli 85 del 2019 è un segnale di netta ripresa dopo i due anni di crisi pandemica.
E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale sulla Ristorazione Italiana presentato da Fipe-Confcommercio.
Il 2022 è stato, dunque, l’anno del ritorno alla normalità per il settore anche se ci si trova in presenza di nuove modalità di consumo dei clienti. Per esempio le colazioni e i pranzi fuori casa sono in affanno lasciando il campo alle uscite serali per aperitivi e cene. “Per un ristorante su tre e per il 38% dei bar – dice il Rapporto – la performance economica è migliorata, frutto della capacità di adattamento alle nuove abitudini dei consumatori, mentre sono modeste, rispettivamente 11% e 6,2%, le percentuali di quelli che hanno registrato un risultato peggiore rispetto all’anno precedente”.
A dicembre 2022 erano 336 mila le imprese attive nel mercato della ristorazione. Di queste, 9.526 hanno avviato l’attività nel corso dell’anno, mentre sono quasi 20.139 quelle che hanno abbassato le saracinesche con un saldo negativo di oltre 10.600 unità dietro il quale ci sono diverse concause: dagli strascichi della crisi pandemica al forte incremento dei costi in particolare delle materie prime e dell’energia (+200%) che hanno fortemente eroso i margini operativi delle imprese.
Per quanto riguarda i numeri del settore il 28,2% delle imprese è gestito da donne e il 12,3% da giovani al di sotto dei 35 anni, mentre gli imprenditori stranieri che oggi gestiscono un ristorante o un bar sono oltre 50mila.
Quanto all’occupazione c’è stato un deciso balzo in avanti che l’ha riportata vicino ai livelli pre-pandemia. Nello specifico, le oltre 165mila aziende con almeno un dipendente hanno impiegato nel 2022 una media di oltre 987mila lavoratori, solo 3.700 in meno del 2019.
Le attese per l’anno in corso sono caratterizzate da un prudente ottimismo. Si stima una crescita del conparto tra il 5 e il 10% a fine anno con il 70% dei ristoranti che pensa di mantenere gli obiettivi conseguiti nel 2022 e con 1 ristoratore su 4 che ritiene di superarli.