Alessia Crivelli, vicepresidente di Confindustria Federorafi

Il momento per i giovani di avvicinarsi al mondo dell’oreficeria è oggi. Non ha dubbi Alessia Crivelli, vicepresidente di Confindustria Federorafi con delega alla formazione, soprattutto dopo l’open day dedicato ai ragazzi delle scuole medie e superiori, nel corso dell’ultima Vicenzaoro January. Una giornata dedicata alla scoperta delle meraviglie della fiera, ma soprattutto alle grandi opportunità che offre il settore. Un appuntamento nel solco dell’impegno sul tema della formazione di tutta Italian Exhibition Group, così come, nello specifico, della divisione Jewellery & Fashion, guidata da Marco Carniello

Signora Crivelli, perché un giovane dovrebbe intraprendere la professione dell’orafo oggi?

“Perché il nostro mondo è in costante cambiamento, ci sono tante professioni diverse, tanta apertura e opportunità. Quel che mi sento di dire adesso ai più giovani è di avvicinarsi, fare domande ed essere curiosi, perché è il momento giusto per avere risposte dalle aziende, che sono aperte, non solo perché hanno bisogno di figure professionali, ma perché vogliono portare avanti un mestiere straordinario. E che offre reali opportunità”.

Alessia Crivelli: “C’è la possibilità di avere una formazione costante, poter variare tra tante figure professionali e scegliere la propria”

Ce ne può raccontare qualcuna?

C’è la possibilità di avere una formazione costante, poter variare tra tante figure professionali e scegliere la propria. C’è la possibilità di conoscere il mestiere a 360 gradi, abbiamo tantissime nuove figure in linea con il mondo di adesso: dai creativi ai designer, dalle persone addette al controllo numerico alle figure di comunicazione come il digital marketing. Ci sono figure molto interessanti e in evoluzione, in linea con il fatto che il bello del nostro mondo inizia dal lavorare su qualcosa di molto sofisticato, che cerca di toccare la perfezione per il bello. Facciamo le cose perché sono belle, vestiamo sogni”.

Perché il momento giusto è adesso?

“Il momento giusto è adesso perché c’è un’evoluzione del nostro settore e un’altissima richiesta. Gli anni della pandemia sono stati per noi degli anni particolari. Il settore orafo si è dimostrato resiliente, è rimasto operativo, continuando in qualsiasi modo possibile a lavorare, tenendo la testa alta e muovendosi in maniera sistemica. Abbiamo comunicato le nostre creazioni e l’abbiamo fatto in una maniera diversa, ci siamo ritrovati fermi, potendo così prenderci il tempo per raccontare il gioiello, il suo valore reale, la sua unicità ed eternità.

“Il gioiello è eterno ed è per la persona, è qualcosa che si può tramandare

Perché il gioiello è eterno, lavora a materiali eterni ed è per la persona, è qualcosa che si può tramandare. Tutto questo ha portato ad una maggiore curiosità anche da parte dei ragazzi. Faccio l’esempio della sostenibilità: in questo periodo i giovani sono attenti a questo teme e la gioielleria è sempre stata circolare, ha sempre riutilizzato tutto e sprecato nulla. Perché i materiali sono nobili, certo, ma anche perché tutte le nuove tecnologie sono volte a un percorso sostenibile e le nostre aziende rispettano i vari livelli sostenibilità, da quella sociale a quella etica, dalla ambientale all’economica. Abbiamo cura delle persone che lavorano con noi e lavoriamo in team, il pensiero di un creativo si trasforma in qualcosa di materiale che dev’essere lavorato da un orefice, poi da un incassatore e da una pulitrice… è tutta una catena che porta all’oggetto finito. Se non si lavora in team non si va da nessuna parte”.

Alessia Crivelli: “La manualità è un talento meraviglioso”

Quali sono le professioni più ricercate dai ragazzi?

“Quelle creative, il designer in primis, sono sempre state trainanti. Invece le professioni manuali, nell’arco del tempo, hanno perso un po’ della loro verve e negli ultimi anni sono state un po’ accantonate, ma per fortuna mai dimenticate. Ed è proprio negli ultimi anni che i ragazzi hanno iniziato ad esserne attratti. Una professione manifatturiera è realmente la base del vero tecnico specializzato, perché nessuno come una persona che realmente ha il ‘lavoro nelle mani’ conosce così bene quella determinata professione per capire quando è il momento di evolvere ancora, diventando a sua volta capace di fare formazione agli altri. La manualità, la capacità di creare un monile in metallo prezioso dal nulla o da una pietra grezza un diamante, è un talento meraviglioso, qualcosa che rende la professione orafa altamente gratificante.