Conferenza stampa di presentazione del progetto di formazione "Professioni d'Oro"

Il gioiello Made in Italy conferma la sua crescita e guarda al futuro, aprendo ai giovani. Proprio a loro è rivolto il progetto di orientamento “Professioni d’Oro”, lanciato da Confindustria Federorafi e Skuola.net. Anche Italian Exhibition Group con Vicenzaoro è in prima linea per la formazione, comunicare l’eccellenza e le opportunità di impiego che il settore offre. Sono 3000, infatti, le assunzioni che le 7100 imprese del comparto contano di avviare entro i prossimi 5 anni, secondo i promotori. Un fattore critico per le aziende, che non riescono a trovare le professionalità necessarie a sostenere la domanda e il costante aumento dei volumi di produzione.

Export gioielli: +21% nel 2022

Con un fatturato di 10,9 miliardi di Euro nel 2022 e l’export a 9,857 che segna +21% rispetto al 2021 (stime Confindustria Moda su dati Istat), il settore orafo-argentiero-gioielliero continua a crescere a livelli record. L’Italia è prima in Europa per export, con l’89,5% della produzione destinato ai mercati di tutto il mondo. In testa USA (+13,9%), Svizzera (+20,9%, principale hub delle grandi maison), Emirati Arabi Uniti (+20,9%).

La gioielleria Made in Italy vale quasi 11 miliardi

Il gioiello italiano per Gen Z e Alpha

L’industria orafa impiega 30.600 persone nei 4 distretti manifattureri di Vicenza, Arezzo, Valenza (Al) e Torre del Greco (Na). L’età media è alta: solo il 13% degli occupati ha meno di 30 anni, oltre la metà raggiungerà l’età pensionabile entro la prossima decade. È una delle eccellenze del Made in Italy più apprezzate a livello internazionale. Eppure sulle concrete prospettive di impiego pesano le resistenze di Gen Z e Alpha. I ragazzi conoscono poco la realtà del gioiello Made in Italy e non considerano attrattive le professioni tecnico-pratiche. Inoltre prevale una concezione ormai superata del laboratorio orafo. “Oggi la realtà è ben diversa – spiega Claudia Piaserico, Presidente Confindustria FEDERORAFI. – Con aziende all’avanguardia in materia di sostenibilità, i più alti standard di confort dell’ambiente di lavoro e grandi prospettive di affermazione a livello mondiale. Dobbiamo quindi alzare il livello del sentire comune sul settore in termini di credibilità e di autorevolezza”. Una sfida alla quale contribuisce anche Vicenzaoro: durante l’edizione di gennaio 2023, per esempio, ha ospitato un centinaio di studenti per il primo Open Day di orientamento e formazione organizzato nell’ambito del progetto.

Claudia Piaserico – Confindustria Federorafi

Le “Professioni d’Oro” per il futuro della gioielleria

Orefice, incassatore, incisore, gemmologo, pulitore, esperto in stampa 3D e in macchine a controllo numerico, designer, digital media specialist… Sono queste le “Professioni d’Oro” più ricercate dalle aziende italiane del comparto. Profili mappati per la prima volta assieme alle scuole e agli istituti che offrono percorsi di formazione specifici. Sono una quarantina lungo la penisola, a disposizione degli studenti grazie a una sezione dedicata di Skuola.net, portale che ogni giorno raggiunge 1 milione di ragazzi. “Nel Paese del Made in Italy molte famiglie da tempo hanno smesso di scommettere sui mestieri tecnico-pratici, portando ad una scarsità di capitale umano che invece è il valore aggiunto e non imitabile dei nostri settori di eccellenza come quello orafo-gioielliero – ha precisato Daniele Grassucci, founder e direttore di Skuola.net. – È fondamentale per tutta filiera raccontarsi agli studenti e alle loro famiglie”.

Campagna social, un V-log girato a Vicenzaoro, la possibilità di confrontarsi con professionisti che già lavorano nel settore sono alcuni degli strumenti attivati per migliorare la conoscenza e la reputazione del settore

Daniele Grassucci, Skuola.net

Il plauso del Ministro del Made in Italy

Ancora una volta il settore orafo, vessillo tradizionale del Made in Italy, riesce ad essere massimamente innovativo coinvolgendo le nuove generazioni” sottolinea il Ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso rispondendo con una nota all’invito agli organizzatori. “Il vostro settore affascina per numerosi motivi e ogni evento promozionale e fieristico è indispensabile per sostenerlo nella sua costante espansione” continua, ricordando il fermento dell’ultima edizione di Vicenzaoro dello scorso gennaio che ha inaugurato in presenza ponendo l’accento proprio sull’importanza della formazione di nuovi professionisti.

Una vera e propria mission anche per Italian Exhibition Group in tutti i comparti industriali in cui opera. Con Vicenzaoro è partner strategico di Federorafi e Skuola.net per questo primo progetto strutturato e di ampio respiro con al centro i giovani.

Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group

Formazione sul campo: Vicenzaoro per i giovani

Laboratori didattici al Museo del Gioiello di Vicenza e attività per famiglie durante il VIOFF (il fuori fiera di Vicenzaoro). Ma anche progetti di comunicazione per gli studenti delle scuole superiori e i master di design post diploma, invitati a vivere da “trend hunter” la fiera. IEG rivolge ai bambini, ragazzi e adulti molte attività stimolanti, con l’obiettivo di raccontare di più e meglio il comparto del gioiello alle nuove generazioni. “Vicenzaoro è felice di poter essere con questa iniziativa un moltiplicatore di opportunità per tutti i player del comparto. Ad iniziare proprio dalle nuove generazioni di orafi e designer” spiega Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di IEG. “La piattaforma fieristica non si attiva solo con le opportunità di business generate dai nostri saloni (oltre alle due edizioni di Vicenzaoro a gennaio e settembre, anche gli eventi ad Arezzo come Oroarezzo e il Summit del Gioiello Italiano, JGT a Dubai e la recente acquisizione SIJE a Singapore), ma anche promuovendo la cultura di settore e attivandoci come piattaforma di informazione, formazione e networking. Un riferimento per l’intera industry, capace di mettere in contatto la community e generare relazioni positive tra aziende, operatori, mercati, istituzioni, media e nuove generazioni. Così diamo energia al circolo virtuoso del gioiello italiano”.