La stagione estiva è alle porte e, ovviamente nel rispetto assoluto delle regole e del distanziamento, la voglia di libertà e il desiderio di esporre il nostro corpo ai primi raggi di sole è giusto si faccia già sentire. Alcuni consigli utili per una corretta esposizione al sole ci vengono dati da un medico di fama, spesso ospite di trasmissioni televisive o di interviste, la dottoressa Anna Rita Giampetruzzi, Responsabile del Day Hospital dermatologico dell’IDI – Istituto Dermopatico dell’Immacolata – (nella foto di apertura), il prestigioso ospedale dermatologico italiano che conta 110 anni di storia nella cura della pelle.

Dottoressa, durante e dopo il Covid qual è lo stato di salute della nostra pelle? Ha inciso il virus?

Le sedi cutanee che hanno riportato le maggiori conseguenze derivanti dalla pandemia da Sars-CoV2 (Covid19) sono quelle delle mani e del viso. Le mani hanno subito l’effetto dei frequenti lavaggi  o dell’uso di gel per la detersione con impoverimento dello strato lipidico che normalmente difende la nostra pelle con conseguente irritazione, secchezza o sensazione di bruciore. Sul viso il contatto della mascherina ha procurato comparsa di lesioni acneiche particolari tanto da far emergere la definizione di Maskne (acne da mascherina), si sono verificate riacutizzazione di dermatite seborroica, comparsa di irritazioni da contatto, rossori nelle pelli particolarmente reattive e ipersensibili. Vorrei sottolineare con forza però che, oltre agli effetti quotidiani sopra ricordati, la conseguenza più significativa e rischiosa dell’epoca pandemica dal punto di vista medico è stata il rinvio di visite di controllo dermatologico, nell’ottica della prevenzione, con ritardo diagnostico di alcune importanti patologie tumorali della pelle.

Un’immagine dell’edizione 2020 del SUN di Rimini, la fiera che espone anche le attrezzature per la spiaggia

Prima dell’estate quali sono i consigli per una corretta esposizione al sole tenendo conto che veniamo da questo periodo?

L’esperienza maturata durante la pandemia in qualche modo ci farà ‘cambiare pelle’ per uscirne rigenerati in molti ambiti del nostro vivere. La nostra pelle tuttavia, quella che racchiude e protegge tutti i nostri organi interni, si rinnova ma non si cambia: i nostri comportamenti si sedimentano nella sua memoria biologica. La tentazione forte, dopo i duri lockdown della pandemia,  è di vivere l’esposizione al sole come voglia di recupero di libertà, fuga dalle preoccupazioni e sentire ulteriori restrizioni in ogni campo può ingenerare un atteggiamento di insofferenza. Vorrei allora soltanto ricordare che, come per mantenere in buono stato una bella pianta ci vogliono solo degli accorgimenti, a maggior ragione per la nostra pelle poche e semplici abitudini si rivelano straordinarie alleate del benessere e della nostra salute. L’idratazione della pelle accompagnata da scrub per il corpo per una buona esfoliazione contribuisce a mantenere la pelle in grado di difendersi meglio e ad apparire più bella e luminosa. Una buona alimentazione con alimenti ricchi di vitamine A, E, C si avvale di frutta o verdure a foglia larga ricche di antiossidanti, ma anche l’uso di integratori è spesso di grande aiuto. La gradualità nell’esposizione al sole, privilegiando le ore mattutine e pomeridiane per evitare le scottature solari favorirà un’abbronzatura più omogenea e duratura. Un’adeguata protezione dal sole per difendersi dai danni e dal photo-aging passa attraverso l’uso di cappelli, occhiali da sole e  l’applicazione di  creme solari con un  SPF (Sun Protection Factor) da alta a media  protezione, in base al fototipo, con frequenza di applicazioni da rinnovare più volte al giorno per mantenerne l’efficacia dopo sudorazione o bagni.

Il Palacongressi di Rimini

Dottoressa, in questo periodo quanto è mancata la formazione congressuale in presenza?

La formazione è tutto perché consente l’aggiornamento continuo nella pratica clinica, le modalità alternative le abbiamo sperimentate, ma abbiamo soprattutto imparato ad apprezzare ancor più la formazione in presenza in tutte le sue espressioni di dinamismo e vivacità proprio nel periodo in cui ne siamo stati privati. Tornare all’attività congressuale in presenza è davvero irrinunciabile nei processi di scambi di esperienza, nei momenti conviviali, di relazionale e di crescita professionale. Sono certa che grazie ad Organizzazioni come ITalian Exhibition Group potremo recuperare il tempo perduto, dimenticandoci presto del duro passato.