Non smetterà mai di piovere. Continuerà per sempre. Non sarà piú possibile uscire all’aperto, l’acqua salirà, raggiungerà i piani alti dei palazzi, tutti moriranno e l’umanità si estinguerà insieme agli animali in terra. Sopravvivranno solo i pesci. Non smetterà mai di piovere, e non importa. Sarà meglio, anzi, cosí questa maledetta città si laverà, alla fine”.

Leonida Brancato era stato un penalista imbattibile. Il re del cavillo, lo chiamavano. Quando era andato in pensione, in procura avevano fatto festa. Da anni non si sapeva piú nulla di lui, ma ora qualcuno lo ha ucciso e ha infierito sul suo cadavere. Un omicidio che appare privo di movente e che mette di nuovo alla prova i Bastardi. Sotto un diluvio che non concede tregua, circondati da nemici e nonostante dolorosi problemi personali, i formidabili poliziotti del commissariato di Pizzofalcone si districheranno fra segreti, ipocrisie, rancori. Arrivando a scoprire una verità quanto mai inaspettata.

Maurizio De Giovanni

Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero. Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1. Sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato della serie di Mina Settembre Troppo freddo per Settembre (2020) e Una Sirena a Settembre (2021).

Due battute con l’autore

Di cosa parla questo ultimo romanzo?: “Non diciamo che è l’ultimo romanzo, per favore! Preferirei l’ultimo in ordine di tempo, se non vi spiace (ride)… sono scaramantico, arrivo dalla città di Eduardo De Filippo che sosteneva che essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male!”. (Esordisce sempre così Maurizio De Giovanni nelle diverse occasioni pubbliche in cui presenta “Pioggia”).

Perché un ritorno ai personaggi resi famosi anche dalle serie tv?“Sono tornato a scrivere dei bastardi del commissariato di Pizzofalcone perché sono tra i miei personaggi più cari. Ho dato vita al commissario Ricciardi, a Sara e alla sua fortunata serie letteraria, ma loro mi servono per rappresentare varie sfaccettature del bene e del male. Non esiste il male assoluto, anche chi commette qualcosa di brutto non è detto che sia cattivo in ogni aspetto della sua vita”.

Nel nuovo romanzo il male dove sta’ ?: “Sta in un delitto di impeto e odio: la vittima è un vecchio avvocato, uno dei più famosi e temuti penalisti di Napoli. Preso a calci e poi strangolato nel suo appartamento. Nessuno ha visto entrare o uscire qualcuno. Chi è stato? Questo famoso legale non parlava con il figlio da decenni, non avevano rapporti. Forse anche questo è il male”.