Alla base dell’orientamento verso una maggiore efficienza produttiva, il peso crescente giocato dalla sostenibilità nella brand equity delle aziende del gioiello. Un fenomeno strettamente legato al ricambio generazionale e alla rilevanza che la generazione X e Y, particolarmente attente ai temi etici, giocano nella definizione dei trend d’acquisto.
Il Report di Sostenibilità di Cibjo
In particolare, secondo il report “Sostenibilità nel settore orafo” pubblicato dal Cibjo The World Jewellery Confederation, nel 2023, non solo il mercato dei gioielli sostenibili è in espansione, tanto da raggiungere il valore di 20 miliardi di dollari entro il 2027, ma uno dei driver principali di questa crescita è proprio la disponibilità di nuove tecnologie e materiali per la produzione di gioielli. Di qui l’esigenza per i brand, e per le loro supply chain, di modificare le infrastrutture per conformarsi a standard elevati di sostenibilità, e di dotarsi di strumenti che migliorino e traccino i processi di approvvigionamento e lavorazione: dalle certificazioni internazionali ESG (Environmental, Social, Governance) e alle iscrizioni RAEE.
Le performance dei macchinari
In questo scenario anche la massimizzazione delle performance dei macchinari risulta un aspetto di cruciale importanza, perchè permette una razionalizzazione delle risorse, sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista energetico. Proseguendo sulla linea inaugurata nel corso del 2023, le tecnologie che i grandi marchi – da Crevoisier a Chiron Italia – portano al T.Gold di Vicenza sono caratterizzate da un alto livello di integrazione che permette di gestire più processi produttivi, aumentando il controllo delle prestazioni e l’utilizzo dei materiali preziosi.
Produzioni custom
Parallelamente all’automazione, alcune aziende presentano macchinari per produzioni custom o di nicchia, in grado di valorizzare la manualità e l’artigianalità, essenza del made in Italy. Anche la progressiva convergenza dell’industria della moda con quella del gioiello, fenomeno già in essere e in decisa ascesa, è tra i driver che determinano l’evoluzione dell’offerta tecnologica dei macchinari per la lavorazione dei preziosi, e infatti cresce il numero di strumenti per la lavorazione del bronzo e dell’ottone.