“È che te alla gente ci devi voler bene!” Il marketing romagnolo raccontato da Paolo Cevoli è tutto in questa frase qui. O meglio, non proprio tutto, che se ci ha fatto un libro c’è molto molto di più, però il cuore è proprio questo. È uscito di recente e lo abbiamo anche recensito sul nostro portale, il ‘Manuale di Marketing Romagnolo’ e sta avendo parecchio successo sia sui social che in libreria, se… sulla copertina afferma che ‘Abbiamo già venduto QUASI un milione di copie’. Abbiamo raggiunto il comico riccionese al telefono ed è stato impossibile non essere contagiati (per una volta la parola ci piace!) dal suo entusiasmo.
“A noi romagnoli il marketing non ce l’ha mica insegnato nessuno! Almeno a quelli della mia generazione sicuro, però siamo ‘marketing nativi’”.
Cosa significa essere marketing nativi?
“Ti faccio un esempio”.
Prego.
“Mio babbo alla Pensione Cinzia di Riccione quei giorni che era brutto tempo s’inventava di tutto, e tante volte faceva le ‘spaghettate regalate’. Improvvisava le spaghettate e non le faceva pagare. Che se ci pensi non è che fossero mica una gran roba dal punto di vista economico, però ai clienti facevi capire che ci volevi bene per davvero. E poi un’altra cosa che mi viene in mente è che d’inverno passava un sacco di serate davanti alla macchina da scrivere a metter giù le lettere da mandare ai clienti, per gli auguri, ma anche solo per il piacere proprio di scrivergli. L’altro giorno ho incontrato uno che veniva alla nostra Pensione da ragazzo insieme ai suoi amici bolognesi e mi ha ricordato un episodio che mi era passato di mente. Siccome non avevano abbastanza soldi lui e i suoi amici facevano sempre mezza pensione, mia mamma se n’è accorta e che cosa faceva? Per pranzo li chiamava e gli preparava i panini! Così, proprio come ai bambini… Ecco, che il romagnolo il marketing ce l’ha nel sangue vuol dire queste cose qui, non è che si mette lì a fare i conti, ma vuol proprio bene alla persona che ha davanti”.

Dove lo vedi, se lo vedi, questo sguardo oggi?
“Lo vedo nell’andare oltre all’apparenza, oltre al calcolo. Lo vedo in tante persone, anche al di là del mondo dell’ospitalità e quelli che alla fine fanno più affari sono proprio quelli che hanno questo atteggiamento qui, che a te di vogliono bene”.
Come procederà il viaggio del nuovo libro?
Ti do un’anteprima, sto organizzando per metà settembre a Riccione – ma la data e il luogo preciso li comunicherò più avanti – il 25° Raduno Internazionale del Marketing Romagnolo…
…25°?
Sì è per fare un po’ gli sburoni, non è che potevamo partire col ‘primo’ raduno dai…
…E internazionale poi…
Beh sì, ho invitato anche due miei cugini da San Marino… Scherzi a parte, sarà un bel momento, dove chiederò a un po’ di persone di raccontare cosa vuol dire che ‘te alla gente ci devi voler bene’. Poi ci saranno dei premi… Tutti ‘primi premi’ ovviamente, che in Romagna siam tutti ‘Primi’, tranne Secondo Casadei. Ecco perché madrina della serata sarà proprio la figlia di Secondo Casadei, (Riccarda Casadei, ndr) che consegnerà anche i premi.
Qui in fiera tornerai con lo spettacolo del Meeting ‘La Sagra Famiglia’. Di che si tratta?
Sì, tornerò alla Fiera di Rimini proprio al Meeting nella serata del 24 agosto con ‘La Sagra Famiglia’. È uno spettacolo che parla di padri, figli, madri, a partire da personaggi del passato, come Ulisse, Enea, Achille, Edipo… E poi parlerò di Dio con Mosè.
Qual è la figura paterna che più ti ha influenzato in quest’opera?
Beh la figura di mio babbo, senz’altro, perché poi quando si parla di padre, credo che ognuno abbia in mente per forza soprattutto il suo.

Dicevi che hai anche un sacco di altri progetti in cantiere, ce n’è uno in particolare che vuoi anticiparci?
Come no! Tra settembre e ottobre gireremo delle interviste che ho chiamato ‘Capriole’, sarà una serie video che racconterà storie di persone che sono cadute e poi si sono rialzate. Collaboreremo con la Comunità Papa Giovanni XXIII, con la comunità terapeutica L’imprevisto di Pesaro e altre belle realtà. La serie dovrebbe esser pronta per Natale.
Tu sei stato tante volte qui alla Fiera di Rimini, oltre al Meeting per l’amicizia fra i popoli, a Rimini Wellness e ad altre manifestazioni. C’è un episodio che ricordi con particolare affetto?
Eh mi fai parlare ancora di mio babbo! Perché mi ricordo proprio bene quando venivamo alla fiera degli alberghi (oggi Sia Hospitality Design ndr), che allora che divisa in due parti. E mi ricordo che era proprio un eventone! Che ci stavamo delle giornate intere a vedere quegli stand e a parlare con la gente…
Ti toccherà tornare al Sia allora!
Eh chissà…