C’è bisogno di entusiasmo, di confronto e di fiducia, ingredienti che non mancano certo nella ricetta di Sigep. A sottolinearlo è anche il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli, in fiera in questi giorni.
Il settore alimentare può segnare una nuova fase per tutto il Made in Italy
“Quello di Sigep rappresenta per Confartigianato un connubio vincente. Partecipiamo da sempre a questa manifestazione, che è stata sempre straordinariamente partecipata dal nostro mondo e che oggi dà un segnale di ripartenza vera. Il settore alimentare, con imprese di alto livello, può segnare una nuova fase per tutto il Made in Italy. E sono convinto che il mercato guarderà sempre di più alla qualità e alla personalizzazione e meno alla standardizzazione. Penso che il nostro mondo di piccole e micro imprese sarà protagonista e rappresenterà anche un’opportunità per l’estero. Io oggi voglio immaginare che le nostre piccole imprese saranno protagoniste, perché la qualità sarà sempre più ricercata da parte dei consumatori. E credo che anche nei confronti dell’estero potremmo essere un baluardo importante”.
In un’intervista di alcuni giorni fa, lei parlava del rischio di una perdita di entusiasmo da parte delle aziende. Possiamo dire che da Sigep questa fiduca oggi riparte?
Marco Granelli: “Compito degli imprenditori è di non mollare mai, come abbiamo dimostrato durante la pandemia”
“Assolutamente sì, in questo periodo dobbiamo affrontare eventi drammatici, che rischiano di minare la fiducia e il dinamismo dei nostri imprenditori, dal conflitto in Ucraina al caro delle materie prime. Il compito delle nostre associazioni è di essere associazioni di prossimità. E compito degli imprenditori è di non mollare mai, come abbiamo dimostrato durante la pandemia. Affrontiamo anche questa situazione con la fiducia di poter recitare una pagina importante per il nostro Paese, fatta di personalizzazione, unicità e la consapevolezza di essere veri attori sociali, attenti ai valori della comunità e al rispetto per l’ambiente”.
Cosa direbbe a un giovane che si sta affacciando adesso ad una delle tante professioni delle aziende che rappresentate?
“Dobbiamo superare la sottovalutazione del lavoro manuale rispetto a quello intellettuale
“Ai giovani va tutta la nostra attenzione e riteniamo che potrebbero avere da noi delle opportunità importanti per mettere a frutto le loro passioni. L’invito che facciamo è di venire a conoscere il nostro mondo, anche attraverso le collaborazioni che abbiamo con le scuole e l’università. Dobbiamo superare la sottovalutazione del lavoro manuale rispetto a quello intellettuale perché, anche nel lavoro manuale, c’è grande dignità e la valorizzazione della bellezza che oggi il Made in Italy rappresenta”.