In occasione dei dieci anni dalla morte del grande artista, autore di pagine indimenticabili della storia della musica italiana, questo libro illustrato, scritto da Massimo Poggini, giornalista musicale di lungo corso, ci regala l’affresco di un Dalla geniale come pochi, eccentrico e sorprendente, senza dimenticare le sue canzoni immortali, delle quali ci svela i retroscena creativi e i significati più celati.
Autrice della prefazione è Silvana Casato Mondella, per trentacinque anni ufficio stampa e amica intima di Lucio Dalla bolognese
Autrice della prefazione è Silvana Casato Mondella, che per trentacinque anni è stata ufficio stampa, e amica intima, dell’artista bolognese. Poggini con la sua grande conoscenza della musica e dei loro interpreti, racconta come una favola la vita di Lucio Dalla, attraverso molte delle sue più curiose e interessanti testimonianze e una moltitudine di fotografie, che ne ripercorrono l’avventura musicale e privata. Dall’infanzia al rapporto con mamma Iole, dai primi approcci con il palco alla passione per il jazz, dagli albori di una carriera non proprio spumeggiante ai primi Sanremo, via via verso gli anni Sessanta e Settanta e gli incontri cruciali con alcuni tra i suoi amici e collaboratori più fidati, dalla grande passione per il mare, Napoli e Bologna alla sua profonda spiritualità, intrecciata a un animo farsesco e giocherellone.
Stralcio da un capitolo del libro: “Quella volta che gli capitò di suonare con Thelonious Monk”
A Bologna, città di provincia ma culturalmente attivissima, succedevano cose pazzesche. Una volta gli capitò di suonare con Thelonious Monk. Un’altra ancora con Bud Powell, ma in questo caso successe in un locale di Juan-Les-Pins, dove la Rheno Dixieland Jazz Band partecipò alla prima edizione del festival internazionale Jazz à Band, classi candosi al primo posto nella categoria “orchestre tradizionali”.
“Erano tutti molto carini, si rendevano conto che non ero un grande artista, però erano presi da questa curiosità, che un ragazzo suonasse con loro, e mi sopportarono.”
E ancora: “Una sera di gennaio ho trovato il tempo e la forza morale di presentarmi al Festival di Sanremo…”
A ogni modo i giornali iniziarono a interessarsi di questo personaggio un po’ strambo, e lui faceva tutto quanto era in suo potere per sottolineare le sue stranezze. Per esempio, quando il settimanale «L’Intrepido» gli chiese un’autobiografia, lui prese carta e penna e ne scrisse una surreale:
Impegnato in mille altre cose, una sera di gennaio ho trovato il tempo e la forza morale di presentarmi al Festival di Sanremo dove, com’era nelle previsioni, subii un’onta molto grave (è noto che fui escluso dalla finale della suddetta competizione); onta non ancora completamente cancellata nonostante il successo e gli unanimi consensi ottenuti alla mostra suina dalla coppia di maiali acquistati, come ho detto, in quel di Budrio.
“Lo scopo della mia attività è quello di un continuo tentativo di demiticizzare tutto ciò che sa di mito dello spettacolo”
Data la mia estrema sensibilità e l’acuto spirito di osservazione, giaccio tuttora in uno stato di frustrazione continua che mi porta inevitabilmente verso il rifiuto totale delle normali regole e canoni della musica leggera e della vita in generale. Lo scopo della mia attività è quello di un continuo tentativo di demiticizzare tutto ciò che sa di mito dello spettacolo: il cantante, il prodotto del cantante e, soprattutto, la pigrizia del pubblico.
Nel 2012 finì tutto improvvisamente: “Forare i muri” per osservare le vite degli altri è sempre stata una sua dote. Molte sue canzoni sono nate proprio così. Ma ora poteva farlo davvero, “senza essere visto”, proprio come un angelo.
Massimo Poggini
Massimo Poggini è un giornalista musicale: nella seconda metà degli anni ’70 scriveva su Ciao 2001. Poi, dopo aver collaborato con diversi quotidiani e periodici, ha lavorato per 28 anni a Max, intervistando tutti i più importanti musicisti italiani e numerose star internazionali. Ha scritto i best seller “Vasco Rossi, una vita spericolata” e “Liga. La biografia”; oltre a “I nostri anni senza fiato” (biografia ufficiale dei Pooh), “Notti piene di stelle” (con Fausto Leali), “Testa di basso” (con Saturnino), “Lorenzo. Il cielo sopra gli stadi”, “Massimo Riva vive!” (con Claudia Riva) e “70 volte Vasco” (con Marco Pagliettini). Ha fondato e dirige il sito Spettakolo.it
Silvana Casato Mondella
Silvana Casato Mondella è stata ufficio stampa per alcuni dei più importanti artisti musicali italiani. Ha iniziato la sua carriera nel 1977 presso l’etichetta discografica IT di Vincenzo Micocci, dove ha incontrato per la prima volta Lucio Dalla e il suo futuro marito, Michele Mondella, storico promoter dell’artista e gura centrale della discografia italiana. Fino alla morte di Lucio Dalla, Silvana Casato e Michele Mondella hanno fatto parte della vita professionale e personale del musicista bolognese.
Esce oggi “Lucio Dalla: immagini e racconti di una vita profonda come il mare“
Di Massimo Poggini,Edito da Rizzoli, 336 pagine, 25€ ISBN-10 8817162108
Esce il 1° Marzo 2022