Attenzione ai valori dei brand, condivisione e trasparenza sono le tre tendenze che legano la Generazione-Z e il gioiello. Sostanziali le differenze rispetto a Millennials e Boomer, abituati a interpretare il prezioso come elemento formale. È quanto emerge dalla ricerca di Trendivision Jewellery Forecasting, l’osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group sul mondo della gioielleria e contenuta in The Jewellery Trendbook 2024+, presentata anche nel corso dell’ultima edizione di Vicenzaoro September dalla creative director e co-founder Paola De Luca.
Una generazione, quella dei nativi digitali, che interagisce con il brand per trovare l’identità. E in un’era in cui la sostenibilità viaggia sui binari delle esigenze primarie, è proprio la natura a rispondere con eccellenza al bisogno di singolarità. Così i designer di settore hanno ridefinito il concetto di alta gioielleria. Le trame della natura, le pietre preziose e le perle grezze attirano proprio grazie alle imperfezioni e ciò si traduce in un trend che vede una forte attenzione della Gen-Z all’utilizzo della materia prima nella sua forma più naturale per raggiungere il desiderio di unicità e sostenibilità.