Produttori di filati, calzifici, macchine, componenti e accessori: la filiera della calzetteria si è data appuntamento a Brescia dove ha inaugurato ieri al Brixia Forum FIMAST, evento B2B firmato Italian Exhibition Group.
Fino a venerdì 22 ottobre l’appuntamento all’insegna delle ultime novità che riunisce l’industria tessile della calza – comparto che ha il suo cuore pulsante nei distretti manufatturieri di Brescia e Mantova – con i player leader di mercato e presenze anche da Germania, Spagna e Portogallo.
La quattro giorni di FIMAST offre momenti di confronto sugli scenari per il settore, tratteggiati da esperti di livello internazionale in un qualificato panel di eventi: un’occasione per riflettere su innovazione, ricerca, nuove opportunità di business, mercati emergenti, e sostenibilità, elemento centrale per lo sviluppo.
Nella giornata inaugurale focus su innovazione sostenibile e responsabile attraverso le best practice interne alla filiera, ma anche sullo stato dell’arte dell’economia circolare nel tessile, tra requisiti eco-tossicologici e l’importanza della tracciabilità. «Design, innovazione, responsabilità e comunicazione sono le dimensioni necessarie per un approccio alla sostenibilità che crea un business con valori di nuova generazione» ha affermato Giusy Bettoni, Ceo e founder della piattaforma dedicata all’integrazione della innovazione responsabile nel tessile e nella moda C.L.A.S.S. partner di FIMAST e speaker dell’evento di apertura della manifestazione. «Con il nostro impegno su questo tema vogliamo far capire che non solo è possibile, ma le aziende lo stanno già facendo».

Il mondo dei filati è sempre più green. Ne è un esempio la mantovana Sina Filati Fashion Yarn, che arricchisce il prodotto calza con materiali in parte frutto di recupero, riciclo, rigenerazione e commercializza filati ecocompatibili di poliammide provenienti da scarti di lavorazione o di poliestere, ottenuti dal riciclo di bottiglie di plastica o reti da pesca, o le bresciane TecnoYarn, che tinge i materiali nel massimo rispetto dell’ambiente e con particolare attenzione alle tinture in massa, che permettono un grande risparmio di consumi di sostanze chimiche, energia e acqua, e Yarn Solutions, di Borgo San Giacomo, che da anni vanta la certificazione Global Recycle Standard per il riciclo delle materie prime.

L’attenzione all’ambiente si declina lungo tutta la filiera. È il caso di Beschi, di Castel Goffredo (MN), specializzata nello stampaggio di materie plastiche per tubetti e coni per filati, che utilizza plastica riciclata e ha installato un impianto fotovoltaico copre il 30% della richiesta energetica dei macchinari, o Fadis, di Solbiate Arno (VA), da dieci anni impegnata per promuovere tra le aziende del meccanotessile soluzioni che mettano al centro del processo produttivo la riduzione dell’uso di energia, acqua e prodotti chimici. Anche la tecnologia digitale è un valido alleato nel cammino per la sostenibilità: la macchina innovativa della bresciana Cesare Colosio produce calzature a intarsio 3D in grado di realizzare, in un unico passaggio e senza sprechi di materia prima, una tomaia con fori, occhielli e lacci, senza cuciture.

In calendario nei giorni di fiera anche incontri sui molti vantaggi della modellazione 3D per il mondo della calza grazie a software capaci di tradurre rapidamente le idee in prototipi ottimizzando tempi, risorse e materia prima, assieme ad ADICI, l’Associazione Distretto Calza e Intimo, e all’IstitutoTecnico Superiore Machina Lonati con la presentazione dei corsi di formazione per studenti e giovani professionisti.