In Europa occidentale sono stati immatricolati più autobus elettrici a batteria nel 2019 che nell’intero periodo 2012 – 2018. E il dato 2019 ha triplicato il valore 2018.

Insomma, l’anno scorso è stato un anno di deciso balzo in avanti per il mercato dell’elettrico. Il 12 per cento degli urbani immatricolati è stato infatti a zero emissioni, in base ai dati forniti dalla società di consulenza Chatrou Cme Solutions.
Il 2019 in Europa occidentale (più Polonia) si è chiuso con ben 1.687 e-bus immatricolati su un mercato complessivo di 14.392 Classe I. Nel 2018 erano 548.
Ciò che è interessante nel rapporto stilato da Chatrou Cme Solutions è che non solo gli elettrici ma tutte le categorie di bus a trazione alternativa (elettrico, Cng, ibrido, idrogeno) sono in crescita. Gli autobus a metano sono aumentati del 70 per cento tra il 2018 e il 2019, mentre i veicoli ibridi hanno ottenuto un + 20 per cento (il dato tiene conto anche degli ibridi leggeri).

In conclusione, il 39% degli autobus urbani immatricolati nel 2019 è mosso da una trasmissione alternativa. Nel 2018 era il 28%.

E le quote di mercato? Vdl è leader con un totale di 386 e-bus registrati e un market share del 22,5%. Byd si colloca al secondo posto con 236 autobus. Solaris è terza con un totale di 145 immatricolazioni.