Sono il numero e la qualità degli eventi internazionali a certificare il reale posizionamento di una destinazione congressuale. Un fronte sul quale negli ultimi mesi Italian Exhibition Group (IEG) ha messo insieme successi che premiano l’attività svolta e che aprono a nuovi scenari di sviluppo.
Prima il riconoscimento nel prestigioso ranking ICCA, vero punto di riferimento per censire le destinazioni con forte propensione all’internazionalità. Nel 2023 Rimini vi è entrata per la prima volta, contribuendo alla scalata dell’Italia sul podio delle destinazioni mondiali.
A inizio novembre un altro riconoscimento, questa volta diretto a Lara Sandre che è International Business Development Manager per il Convention Bureau della Riviera di Rimini e la Event and Conference Division di IEG.
Lara Sandre è stata inserita in due liste di premiati dagli Eventex Awards: in quella dei 50 Venue Professionals più influenti in Europa e in quella dei 100 top manager congressuali nel mondo. Nel 2023 hanno ricevuto una nomination 830 professionisti da 56 paesi, votati da 21.787 operatori del settore.
“Sono ovviamente molto soddisfatta – commenta Lara Sandre – e condivido il riconoscimento con tutto il team che nella divisione congressuale di IEG si misura quotidianamente con la ricerca di nuovi interlocutori e opportunità, nello sviluppo delle candidature e nell’organizzazione degli eventi. Abbiamo a mente la formula vincente: lavorare forte, lavorare insieme, sia all’interno di IEG che con gli stakeholder, avvalendoci di consulenti internazionali di altissimo livello”.
C’è un tratto originale nella vostra azione?
“La capacità di superare ogni ostacolo rappresentando la forza di un sistema che lavora per il successo della candidatura. Abbiamo il vantaggio di poterci relazionare con i protagonisti di manifestazioni fieristiche leader al mondo e ciò restituisce ai nostri interlocutori l’immagine di una Rimini capace di accogliere donne e uomini di business con servizi e professionalità, oltre che con strutture che l’Europa ci invidia. È una partita che giochiamo insieme a tutto il territorio e questo viene percepito come un valore prezioso”.
C’è un momento nel quale fissare questa forte accelerazione sul fronte internazionale?
“Sono a IEG dal 2016 e so bene che nell’accoglienza si può parlare di vera e propria scuola riminese avviatasi almeno 50 anni fa. In questi sette, otto anni abbiamo cominciato a raccogliere il lavoro di semina preziosa svolto in precedenza. Come tutti coloro che per mestiere generano assembramenti, abbiamo sofferto il brusco stop imposto dalla pandemia e ora, superato quello scoglio, devo dire che in quel tunnel oscuro abbiamo trovato la forza per ripartire a velocità doppia”.
Prima il ranking ICCA, poi questo riconoscimento da Eventex: dove vuole arrivare la destinazione Rimini?
“Conosciamo i vantaggi e lavoriamo per attenuare i nostri limiti. Abbiamo messo a punto un metodo di lavoro molto mirato e centrato sugli obiettivi. In questo periodo stiamo affinando efficacia e tempestività della proposta, incrociando domande nuove e di ogni dimensione. Sappiamo che ci sono ambiti che ancora vedono Rimini solo come una destinazione leisure, quindi l’obiettivo è superare definitivamente questa dimensione e devo dire che grazie anche ai riconoscimenti ricevuti siamo molto avanti. Il messaggio più efficace proviene comunque dai nostri ‘ambasciatori’, professionisti, medici, accademici che hanno a cuore Rimini e la rappresentano a livello nazionale ed internazionale, insieme ai clienti e agli ospiti del Gruppo IEG che frequentano fiere e congressi nella nostra città”.