Aromatico, di tostatura media e retrogusto più dolce al Nord, forte e deciso al Sud.
Se per gli italiani il caffè è la bevanda più diffusa e che trova tutti concordi, differenti sono le preferenze rispetto alle varie miscelazioni e alle modalità e tempi di consumo.
E questo vale anche, se non soprattutto, per le festività di Natale e fine anno quando si ha più tempo a disposizione e maggiori sono le occasioni di convivialità. In tal senso interessanti elementi sono emersi dalla ricerca “Gli Italiani e il caffè, tra piacere e convivialità” che AstraRicerche ha condotto per conto del Consorzio Promozione Caffè.
Intanto la modalità di preparazione che unisce tutti gli italiani è la macchina a cialde o capsule (42,7% degli italiani) seguita dalla moka (28,8%) e dalla macchina per espresso automatica (17,1%). Subito dopo, ed è in certo qual modo una sorpresa, troviamo gli amanti del caffè alla napoletana, preparato con la tipica caffettiera, che sono il 4% degli intervistati, superano quelli del caffè solubile (2,9%) e americano (2,7%).
Le cose cambiano, invece, quando si tratta di tempi e miscele per la preparazione del caffè.
Al Nord il caffè rappresenta l’inizio della giornata, quello della partenza, quello del piacere di fare colazione insieme. Qui sono prediletti aromi più delicati dalla tostatura media e il retrogusto più dolce. Proprio per questo la varietà più consumata è l’Arabica che riesce a rispecchiare queste caratteristiche. L’espresso è sempre il protagonista, seguito dal macchiato con latte caldo e dal “marocchino” ovvero il caffè con latte caldo e cacao, perfetto per la colazione.
Al Sud invece il ruolo principale del caffè diventa quello di un attesissimo compagno di fine pasto, anche serale. Qui si prediligono miscele con Arabica e Robusta, che esaltano il corpo e la forza dell’espresso. Il più richiesto è l’espresso ristretto, servito in tazzine riscaldate, di solito zuccherato e accompagnato da un bicchiere d’acqua molto fredda per sopportarne meglio l’elevata temperatura e amplificarne il gusto e la persistenza.
I tempi diversi sono legati anche alle diverse tradizioni natalizie. Al Nord il cuore del Natale è la giornata del 25 con il pranzo tipico al termine del quale, sorbito un buon caffè, si scartano i regali. Al Sud, invece, la festa comincia la sera del 24 con la cena della vigilia che si conclude con la distribuzione dei regali. E allora il caffè prepara ai sapori dei dolci e dei dolcetti della tradizione con i quali si chiuderà la serata arrivando a Mezzanotte.
Ma sia al Nord che al Sud anche durante le feste più importanti dell’anno è proprio il caffè a fare da trait d’union tra le persone rinnovando e rafforzando quella convivialità che tutto l’anno è strettamente legata a questa bevanda tanto tipica della tradizione italiana.