Daniele Grassucci, Founder e Direttore Skuola.net

Un passaggio generazionale necessario non solo per la sopravvivenza, ma anche per l’arricchimento di un comparto che rappresenta una delle eccellenze della manifattura made in Italy: quello orafo-gioielliero.
L’avvicinamento dei più giovani al mondo del lavoro è una necessità (oltre che una preoccupazione, nella maggior parte dei casi) trasversale a molti settori e a diverse filiere produttive, ma che all’interno di un mondo che richiede una grande competenza tecnica come quello del gioiello si mostra come particolarmente difficoltosa.

C’è da vincere una convinzione, molto diffusa, che i mestieri tecnico-pratici non possano garantire un buono status economico-sociale a chi li pratica. Non è assolutamente così: bisogna solo raccontarlo ai diretti interessati” spiega Daniele Grassucci, co-founder e direttore di Skuola.net intervenuto sul palco del Summit del Gioiello Italiano, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) con il Comune di Arezzo, la Camera di Commercio di Arezzo-Siena e Arezzo Fiere e Congressi.

Quanto discusso dai protagonisti intervenuti al summit aretino, infatti, descrive quello orafo-gioielliero come un settore dal grande potenziale attrattivo ancora inespresso nei confronti dei giovani talenti: dalla rilevazione che Skuola.net ha realizzato per Federorafi con il supporto di IEG, quasi 1 studente delle scuole secondarie su 3 sarebbe infatti interessato a intraprendere una carriera in questo comparto.

Se questo settore vuole avere un futuro brillante, deve dare vita e spazio oggi ai giovani talenti, che sono i prossimi progettisti e modellisti. Noi da oltre un anno lavoriamo con Federorafi e grazie al supporto di IEG per raccontare questo settore a ragazze e ragazzi. Lo facciamo perché crediamo sia un settore che ha bisogno di attrarre giovani ma soprattutto che può rispondere a tante loro esigenze” ha continuato Grassucci.
Circa la metà dei ragazzi con cui abbiamo parlato nelle nostre rilevazioni ha detto di non essere interessato ai lavori manuali: questo ovviamente non li esclude da questo settore di eccellenza del nostro paese, anche perché sono sempre più richieste competenze informatiche per il disegno digitale dei gioielli, competenze di comunicazione e di marketing per la costante internazionalizzazione delle aziende di settore e così via. Per questo sarebbe un peccato se domanda e offerta di questo mercato non si incontrassero: occorre uscire dal cortocircuito per il quale le aziende non trovano nuove risorse e molti giovanissimi – i cosiddetti ‘neet’ – non studiano e non lavorano“.

In quest’ottica, alcuni esempi virtuosi sono stati raccontati proprio dai ragazzi sul palco del Summit del Gioiello di Arezzo, dove sono state infatti invitate tutte le scuole del territorio che offrono percorsi formativi nel settore orafo. A consegnare la premiazione del miglior design 2023 nella categoria “Talents” di Première Oroarezzo è stato Beppe Angiolini, art director Oroarezzo e Mauro Benvenuto, presidente CNA Orafi Arezzo, in rappresentanza della Consulta Orafa di Arezzo.
Giovani al centro anche dell’intervento di Luca Parrini, presidente Confartigianato Orafi, che ha presentato il progetto di Confartigianato per l’erogazione di borse di studio per gli studenti delle scuole medie.