Gli industriali romagnoli guardano con fiducia al 2024. Il Consiglio di presidenza di Confindustria Romagna ha analizzato lo stato dell’economia delle province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, anche alla luce delle elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria. In linea prudenziale le stime di crescita del Pil nell’area romagnola per il 2024 sono tra lo 0,5 e lo 0,7%.
Si tratta di previsioni che vengono considerate positivamente soprattutto tenuto conto delle dinamiche del 2023 che, dopo un brillante inizio, sono state condizionate dall’alluvione di primavera che ha gravemente danneggiato il tessuto economico romagnolo.
L’emergenza climatica ha costretto le imprese ad operare in emergenza riuscendo tuttavia, nota Confindustria Romagna, a mettere in campo strategie e soluzioni in grado di superare le situazione nel migliore dei modi.
“La tenuta è stata ottima, ma i danni non sono scomparsi: le imprese colpite hanno ripristinato in tempo record l’indispensabile per proseguire l’attività e non perdere quote di mercato, ma questo non significa che le difficoltà siano state risolte o i problemi cancellati.”
Affrontata l’emergenza occorre ora dare risposte a imprese e cittadini in tema di ristori anche sotto forma di crediti d’imposta.
“Come Confindustria, – nota il presidente Roberto Bozzi – abbiamo chiesto la possibilità di scontare il credito con la banca: nella norma è previsto che, in caso di accesso al finanziamento agevolato, il beneficiario matura un credito di imposta, fruibile esclusivamente in compensazione. Riguardo a quest’ultimo aspetto, manca una disposizione che attesti – così come previsto in passato per analoghe misure di sostegno alle imprese colpite da eventi calamitosi – la possibilità per l’impresa beneficiaria di cedere il credito di imposta maturato alla banca. Tale previsione è necessaria al fine di consentire alle imprese danneggiate, anche quelle che non hanno sufficiente capienza fiscale, di poter beneficiare pienamente del contributo pubblico”.
Il 2024, dunque, secondo Confindustria Romagna, nonostante il permanere delle incertezze di carattere geopolitico con le situazioni di crisi in corso e i connessi rischi di instabilità, va visto con fiducia anche per la progressiva riduzione delle dinamiche inflattive e per l’attesa normalizzazione sul fronte dei tassi di interesse.
Per quanto riguarda nello specifico la Romagna nel 2024 Confindustria intende rilanciare con forza, e attraverso il coinvolgimento delle istituzioni ai vari livelli, il Progetto Città Romagna che prevede una serie di azioni volte a rafforzare il territorio sotto ogni punto di vista – infrastrutturale, idrogeologico, culturale e identitario – rafforzando così anche l’intera regione e partendo da caposaldi prioritari come energia e ambiente, connessioni e infrastrutture, stile di vita, welfare, conoscenze e formazione.