Franco Letrari, direttore interregionale per l’Emilia-Romagna e le Marche dell’Agenzia Dogane Monopoli a ENADA 2020. Bene la ripartenza delle fiere in sicurezza: “Non possiamo fare a meno degli incontri tra esseri umani”

Il direttore interregionale per l’Emilia-Romagna e le Marche dell’Agenzia Dogane Monopoli Franco Letrari è intervenuto all’inaugurazione della 32a Enada, in calendario nel quartiere fieristico di Rimini a fine settembre. Lo abbiamo incontrato a margine del convegno di apertura.

Direttore, che importanza ha il settore del gioco nel nostro Paese?

È un settore molto importante, che porta alle casse dello Stato circa 11 miliardi di euro, e che merita rispetto. Inoltre ritengo molto importante, per la tutela del settore, anche la collaborazione tra tutte le fasi delle strutture dello Stato e delle Regioni, per dare tranquillità ai clienti. In ballo ci sono numerosi posti di lavoro, quindi occorre collaborare insieme alle categorie rappresentate qui a Enada.

Un collaborazione che è cresciuta durante il lockdown?

Sì, nel periodo del lockdown, quando siamo intervenuti a controllare anche nel momento della riapertura il rispetto delle disposizioni sanitarie, abbiamo trovato una clientela molto disciplinata. Occorre promuovere insieme alle categorie la lotta all’illegalità.

Che ne pensa, Letrari, della ripartenza degli eventi fieristici, rappresentata oggi da Enada?

Condivido al 100% l’impostazione data poco fa dal presidente di IEG Cagnoni. Nel periodo di lockdown si è potuto anche pensare che gli eventi diventassero esclusivamente virtuali, invece penso che occorra una giusta combinazione tra innovazione tecnologica e la possibilità di incontrarsi tra persone, in sicurezza. Non possiamo fare a meno dell’incontro tra esseri umani. Il segnale che dà oggi questa fiera è che dobbiamo ripartire sul serio, altrimenti rischiamo sempre solo di parlare di Covid, invece dobbiamo agire e cercare di conviverci finché sarà necessario.

Come Agenzia Dogane Monopoli, durante la chiusura, possiamo dire che siete stati tra gli enti che hanno vissuto in prima linea l’emergenza. Cos’ha imparato da questi mesi?

Veniamo da un’esperienza molto importante, sia a Rimini sia a Bologna, è vero. Quello che ho imparato è l’importanza della collaborazione tra istituzioni: se ne parla spesso, ma stavolta l’abbiamo vista in atto. Per esempio quando all’aeroporto di Rimini o di Bologna c’erano il presidente Bonaccini, il prefetto, la Dogana, la Guardia di Finanza e le altre autorità dello Stato, che hanno fatto veramente squadra. Inoltre ho visto il valore importante della velocità: occorre essere veloci, che non vuol dire non controllare, però si può esser veloci anche nel controllo.

Un esempio fra gli altri del valore di questa collaborazione?

Mi resta la gioia di aver organizzato, tutti insieme, dei voli aerei cargo diretti, cosa molto importante perché di solito i cargo aerei arrivano prima in Germania e in Francia e noi ci prendiamo solo una parte del business (si fa riferimento ai tre voli cargo con materiale sanitario acquistato dalla Regione Emilia-Romagna, direttamente dalla Cina, lo scorso aprile, tra i materiali sanitari anche circa 1 milione di mascherine chirurgiche n.d.r.). Dobbiamo investire sempre di più nella logistica, se vogliamo essere più competitivi.