Sport e Salute a RiminiWellness 2022: qual è la sua impressione sulla manifestazione e qual è, secondo lei, il ruolo che manifestazioni come questa possono avere per lo sport?
Cozzoli: “Il sistema fieristico è un driver per il Made in Italy”
“Il sistema fieristico è un driver per il Made in Italy, e RiminiWellness rappresenta la fiera più importante del settore. Oggi ho trovato tanta vitalità, passione, entusiasmo e tanta convinzione che il peggio è passato e gli italiani vogliono fare più sport. La pandemia ha fatto emergere proprio questo dato: gli italiani hanno bisogno dello sport, dai bambini agli over 65. Evidentemente lo sport è mancato in questi due anni e quando nella vita qualcosa manca, si realizza che l’obiettivo va perseguito. Questa è un’occasione importante, dove noi come Sport e Salute abbiamo voluto essere presenti”.
“A Rimini c’è un mondo qualificato, autorevole, capace, che va supportato e accompagnato”
A Rimini c’è un mondo qualificato, autorevole, capace, che va supportato e accompagnato. Noi promuoviamo lo sport e i corretti stili di vita, e questo è un terreno ideale per lanciare i nostri valori, che riguardano la scuola, il diritto allo sport, ma anche la promozione dei corretti stili di vita che il mondo delle palestre, delle piscine e dei centri sportivi interpreta con competenza e professionalità. Allora noi vogliamo supportare e accompagnare questo mondo che ha sofferto tanto e che oggi merita di crescere. È un settore del nostro Paese anche molto rilevante sotto il profilo economico e industriale”.
“Sport e salute è alleata di RiminiWellness e di tutti i player competenti che troviamo in questa fiera”
Sport e Salute è alleata di RiminiWellness e di tutti i player competenti che troviamo in questa fiera che speriamo cresca ancora di più“.
Nel corso del convegno organizzato da Anif (‘Riforma dello sport, strumento per la ripartenza’) parlava di alcune innovazioni promosse da Sport e Salute, perché, nonostante i risultati in crescita, restiamo uno dei paesi più sedentari in Europa. Quali sono queste innovazioni?
Cozzoli: “Il mondo dello sport deve avere la capacità d’interpretare il cambiamento”
“Il mondo dello sport deve avere la capacità d’interpretare il cambiamento, non deve avere paura dell’innovazione, che è uno strumento di crescita. Durante la pandemia le strutture sportive che hanno funzionato di più sono state quelle più digitali ed innovative. Sport e Salute vuole interpretare questa voglia di cambiare e ha realizzato due progetti: il primo è l’App My Sport e Salute che non è l’app della società ma dei praticanti e del mondo sportivo. Dove le società sportive e gli organismi sportivi possono proporre i propri contenuti gratuitamente per intercettare nuovi bisogni, capacità ed opportunità di sport. Ad esempio abbiamo mappato 77 mila impianti sportivi del nostro Paese. E poi c’è il tema della crescita dell’industry sportiva attraverso l’innovazione”.
“Al Foro Italico abbiamo lanciato un acceleratore di start up innovative”
Al Foro Italico abbiamo lanciato un acceleratore di start up innovative e una call che è ancora aperta, dove hanno presentato la loro candidatura 313 start up. Mancano pochi giorni alla scadenza dei termini a fine giugno e invitiamo il genio italiano ad accettare questa sfida di cambiamento e di crescita del nostro Paese”.
Lei ha parlato anche dell’idea di un ‘buono sport’ in Italia: è un progetto che si potrà concretizzare a breve?
Il buono sport? “Mi pare uno strumento doveroso da mettere a disposizione dei cittadini”
“Spero sia possibile già nella prossima Legge di Bilancio. Mi pare uno strumento doveroso da mettere a disposizione dei cittadini italiani, sia per favorire la crescita della dimensione dello sport e promuovere i corretti stili di vita, sia per alleviare le finanze pubbliche dal costo sanitario della mancanza di attività fisica. Anche per questo tutti gli sforzi di Sport e Salute sono indirizzati al riconoscimento dello sport come diritto, ovvero che sia fruibile davvero per tutti i cittadini e in ogni angolo del Paese”.