Saad Benmansour

Saad Benmansour è come sempre disponibile. La sua unica preoccupazione è quella di farci sentire a nostro agio quando lo contattiamo per l’intervista. Eppure è il Direttore di due delle più prestigiose testate marocchine: il quotidiano Aujourd’hui le Maroc e il settimanale economico La Vie Eco, vincitore del Premio Hermes per la libertà d’espressione al Forum international de Réalités nel 2018.

Benmansour ci racconta come il suo paese stia affrontando questo momento storico così delicato, tenendo sempre un occhio vigile sui temi della sostenibilità e delle energie rinnovabili, che ritiene fondamentali per il futuro delle nazioni e delle economie su scala globale.

Benmansour partecipa da oltre 3 anni a Ecomondo e Key Energy (prossima edizione dal 26 al 29 ottobre 2021 alla Fiera di Rimini), i saloni di Italian Exhibition Group leader in Europa per la green economy e le rinnovabili. E ci svela che uno dei suoi obiettivi sarebbe proprio quello di co-organizzarle con IEG in Marocco: “Dopo aver toccato con mano la ricchezza dei contenuti, la varietà, il volume di conoscenze, i temi attorno ai quali si articolano le due fiere e, anche, vista l’estrema importanza degli argomenti affrontati per il futuro dei paesi nel mondo, mi è sembrato ovvio che i due eventi valessero il viaggio e la copertura mediatica”, ci confida.

La copertina di un numero di Aujourd’hui le Maroc

Conosceva le due manifestazioni di IEG?

“Avevo intervistato il vostro presidente Lorenzo Cagnoni e il vostro CFO Carlo Costa. Oltre ad ospitare testimonianze della group brand manager Alessandra Astolfi grazie alle media relation instaurate dai servizi stampa di IEG che mi hanno poi invitato, tre anni fa, a visitarle. Oltre alla qualità dell’organizzazione e al livello di professionalità dei team, ho trovato in queste due fiere uno spazio formidabile di scoperta, apprendimento, scambio e condivisione con una comunità di professionisti, dirigenti d’azienda, istituzioni, livelli accademici, ricercatori. È l’occasione ideale per vedere e conoscere ciò che si fa altrove in campi oggi molto seguiti come la green economy, le industrie recycling, le energie pulite e rinnovabili, lo sviluppo sostenibile. In Marocco, negli ultimi anni, sono tutti temi altamente strategici che saranno decisivi per il futuro. Ecomondo e Key Energy per me rappresentano un’occasione ideale per informarci e informare al tempo stesso l’opinione pubblica marocchina sulle esperienze mondiali”.

Il Marocco si è posto degli obiettivi ambiziosi in tema di sostenibilità ed energie rinnovabili: sembra essere sulla strada giusta, cosa ne pensa?

“Sì, considerando l’attuale progresso del programma di energia rinnovabile, il Marocco sembra davvero aver preso le scelte giuste e anche con un certo anticipo. Certo, ci sono sempre aggiustamenti da fare, rettifiche, qualche errore di valutazione o qualche scelta da rivedere, ma globalmente lo spiegamento del programma sembra essere in linea con gli obiettivi che non sono affatto impossibili da raggiungere. È tutta una questione di visione, di mezzi e di governance del programma”.

E sulla cooperazione UE e Marocco e, più nello specifico, tra l’Italia e Marocco, cosa può dirci?

“Partecipando ad Ecomondo e Key Energy sono rimasto piacevolmente sorpreso da tutto il know-how sviluppato dall’Italia e dalle aziende italiane nel campo della green economy, dello sviluppo sostenibile e delle industrie correlate. Allo stesso tempo, ho scoperto che in Marocco non eravamo sufficientemente informati su tutti i progressi fatti in Italia in questi settori. È anche per questo che, da quando ho visitato le due fiere, dedichiamo ogni anno un volume importante di articoli e di speciali per far conoscere agli operatori marocchini tutto quello che si fa in Italia”.

Cosa pensa dei media ai tempi della pandemia? 

“Anche i media hanno avuto un ruolo nell’aiutare a sollevare le persone e le famiglie durante il difficile periodo di chiusura. I media in Marocco, come in tutto il mondo, hanno avuto la grande responsabilità di informare, sensibilizzare, spiegare, accompagnare le politiche pubbliche e talvolta anche lottare contro le fake news e la disinformazione. La crisi ha trasformato profondamente il modo di lavorare dei giornali. Per diversi mesi, non abbiamo stampato su carta ed eravamo al 100% digitali. Non avremmo mai creduto di arrivare a tanto. I team in redazione hanno dovuto adattarsi ai nuovi vincoli digitali, che non tutti conoscevano. La crisi ci ha insegnato che la cosa più importante nella nostra professione di giornalisti non è il formato o il mezzo su cui pubblichiamo (digitale, cartaceo o altro), ma la qualità e l’affidabilità della nostra informazione e la professionalità con cui viene elaborata e distribuita”.

Lei è direttore di due delle più prestigiose testate marocchine: tra i suoi innumerevoli impegni, quale attività e momento della giornata predilige?

“Lo scambio e la condivisione con i colleghi in redazione, a fine giornata, quando riepiloghiamo i fatti salienti e pensiamo a ciò che copriremo come notizia”.

Ha un sogno nel cassetto?

“Forse… vedere Ecomondo anche in Marocco!”.

CHI E’ SAAD BENMANSOUR  

Direttore dI Aujourd’hui le Maroc e La Vie éco e Presidente dei consigli di amministrazione. In precedenza caporedattore e responsabile delle notizie a La Vie éco, e giornalista Senior (Responsabile dei grandi temi dell’economia, della politica economica e delle imprese) e Segretario di redazione per Le Journal. Membro dell’Associazione Nazionale dei Media e degli Editori, tra le innumerevoli attività extra professionali, ha ricevuto il Premio Hermes per la libertà d’espressione nel 2018 (per la riva sud del Mediterraneo) al Forum Réalités e Iemed e fa parte di ISCAE (Alisca) associazione internazionale che riunisce i laureati dei diversi cicli ISCAE, Grande Ecole, MBA, Master, Dottorato e via elencando.