La birra si conferma la bevanda più apprezzata per i consumi fuori casa, scelta dal 56% degli italiani.
E, secondo un’indagine CGA NIQ, quella italiana incontra il favore del 70% degli intervistati, la birra importata è richiesta dal 41% mentre il 37% sceglie la birra artigianale.
Inoltre, sull’onda di una maggior moderazione sull’uso di alcol, va crescendo la domanda di tipologie a minor o nessun contenuto alcolico.
Così le birre “low” e “no alcol” rappresentano un trend in costante crescita tra chi beve abitualmente birra, rispecchiando uno stile di vita sempre più sano ed equilibrato. Questa categoria di birra piace ad un beer lover su due perché considerata una bevanda dal sapore appagante, come quello della birra tradizionale, ed è consumata dai due terzi degli italiani che bevono birra.
Sono queste le principali evidenze emerse dall’ultima indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra di AssoBirra.
Questa evoluzione è guidata dai consumatori più giovani, quelli della cosiddetta Generazione Z, che seguono un regime alimentare controllato sia nei cibi che nelle bevande con diete bilanciate e la pratica regolare di attività fisiche.
Uno degli aspetti positivi della birra low e no alcol è la possibilità di poterla bere senza subire gli effetti dell’alcol, come sostiene il 28% del campione. Il sapore paragonabile a quello della birra tradizionale è un fattore di gradimento per il 17% dei consumatori, mentre il 16% la apprezza in quanto bevanda leggera e digeribile. I principali driver di scelta e di consumo della birra low e no alcol, condivisi da tutte le fasce di età, sono la salubrità (per il 29% degli intervistati), il gusto simile alla birra classica (27%) e il minor apporto di calorie (24%).
Tra le principali occasioni di consumo, un terzo (34%) degli intervistati la gusta in alternativa alla birra tradizionale, ad esempio quando deve guidare (32%), mentre 1 su 4 la considera una bevanda rinfrescante da bere durante i pasti e le occasioni sociali.
Per quanto riguarda invece le varie tipologie, le birre bionde sono scelte dal 66% dei consumatori italiani, mentre il 26% gradisce le rosse.
In merito alla modalità di somministrazione, più della metà (56%) dei consumatori di birra preferisce il servizio alla spina, mentre il 42% sceglie le opzioni in bottiglia e solo il 2% quelle in lattina. Inoltre, tra gli italiani, il 42% sceglie una gradazione alcolica media mentre il 23% leggera, solo il 10% preferisce una alta gradazione.
L’industria birraria si sta impegnando ad assecondare i nuovi gusti, come spiega Andrea Bagnolini, Direttore Generale di Assobirra: “I produttori stanno abbracciando sempre più un approccio che sposa un consumo moderato, con prodotti privi di alcol o a basso tenore alcolico di alta qualità e radicati nelle tradizioni locali. La popolarità delle birre low e no alcol è in espansione, e il volano di questa crescita è l’innovazione del comparto, che sta compiendo degli straordinari passi avanti e reso possibile lo sviluppo di prodotti di eccellenza”.