Rimini, estate 1998, prima edizione di Balamondo. Raoul Casadei invita al Festival che, nelle sue intenzioni, doveva mettere in relazione il pubblico del liscio con quello dei frequentatori del club. Erano gli anni d’oro delle discoteche della Riviera Romagnola. Gloria Gaynor, star della disco music internazionale. Due mondi lontanissimi, come avrebbe detto Franco Battiato, apparentemente profondamente diversi, che si incontrano grazie alla capacità sociale del ballo, al suo essere strumento di comunicazione non verbale che solca confini e azzera diversità.
Balamondo, da allora, è diventato, nel corso del tempo, una rassegna laboratorio, dove sperimentare proprio la forza evocative del vastissimo patrimonio tradizionale di questa terra. Un patrimonio permeabile, che è riuscito a non trasformarsi in un fatto museale, ma è vivo, è parte integrante del tessuto culturale attuale. Merito di una direzione come quella di Mirko, il figlio di Raoul, che, dopo la scomparsa del padre, lo cura, cambiando ogni estate orizzonte geografico e sonoro.
Così, nel 2023 verranno festeggiati, proprio a Rimini con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, i 50 anni dall’uscita del brano che è stato, per l’Orchestra Casadei, il simbolo di una musica che, da colonna sonora delle balere romagnole, si trasforma in simbolo dell’estate italiana. Nel 1973, infatti Raoul porta la canzone al Festivalbar, convincendo, dopo aver a lungo insistito, l’organizzatore e presentatore una figura leggendaria della tv nazionale, Vittorio Salvetti, che proprio in gara quel brano che sapeva troppo di folk e di polke contadine, non lo voleva. E succede l’inaspettato, “Ciao Mare” trionfa nei juke box di tutte le spiagge, il liscio (che ancora non si chiamava così), non è più solo un fenomeno da vacanza romagnola, tutti lo ballano, tutti lo cantano, al punto che Salvetti confessa a Raul, ‘Raoul, se vinci mi licenziano’.
Non vincerà, in competizione quell’anno c’erano Elton John, Paul McCartney e i Bee Gees, la manifestazione aveva un grande respiro pop, difficile per ragazzo che sino a due anni prima faceva ancora il maestro elementare e si esibiva nel tempo libero, competere con quelle celebrità. Ma Ciao Mare fu la canzone delle vacanze, da allora i tour dell’Orchestra riempirono le sale da ballo di tutto il paese. E fu proprio in una di queste enormi discoteche, le Rotonde di Garlasco in provincia di Pavia, che l’anno successivo, il 1974, Raoul, affascinato dalla felicità che gli sembrava sprigionassero le coppie che si univano nella danza, pronunciò la celebre frase “Vai col liscio”. “Una frase”, dice adesso Mirko Casadei “che è il nostro I Feel Good di James Brown e del funky. Mi sento bene, sono ottimista, mi metto al servizio del piacere”.
Una storia affascinante alla quale sono dedicate le due serate riminesi di Balamondo, l’11 e il 12 agosto in Piazzale Boscovich che diventa una splendida balera a cielo aperto, con il ponte della Nave del Sole come palcoscenico e la POPular Folk Orchestra di Mirko che dialogherà con un dei dj italiani più amati del mondo, Joe T: Vannelli, che ha appena pubblicato un remix dance di Ciao Mare, ballato nei club di Ibiza e di Miami. Il giorno successivo, l’ospite sarà Ivana Spagna. “Ci saranno 50 coppie di ballerini di varie scuole di ballo. Abbiamo chiamato le due serate ‘Molo Disco Liscio Parade’ e sono la prima parte dei festeggiamenti di Balamondo 2023, che prosegue a Cervia il 24 agosto, quando suoneremo insieme a Max Gazzè nello spettacolo Musicae Loci, dove tingeremo di liscio le composizioni del cantautore e lui interpreterà con noi, Romagna mia, Romagna Sangiovese e naturalmente Ciao mare”.
“Sarà anche questa”, continua Mirko “l’estate di Raoul, una tappa importante di quel percorso, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna per far riconoscere dall’UNESCO il liscio come Patrimonio Immateriale dell’Umanità”.