Per gentile concessione del direttore Giovanni Micera, pubblichiamo l’intervista al presidente di Assocoral, firmata dalla giornalista Emma Onorato, apparsa sul numero di marzo 2023 di Preziosa Magazine
A Torre del Greco la tradizione del corallo e del cammeo rappresenta una vera eccellenza italiana. Il suo percorso ha origini molto antiche, ovvero quando la pesca del corallo veniva messa in pratica attraverso le Coralline – imbarcazioni appositamente pensate per la raccolta – solo dal 1805 si è passati alla sua lavorazione. Una produzione che si contraddistingue per il suo artigianato di qualità; sempre al passo con le nuove normative in termini di tracciabilità e sostenibilità. Ad accendere un faro su questa tematica è Vincenzo Aucella, Presidente di Assocoral, associazione fondata con l’intento di tutelare questa preziosa risorsa naturale.
La produzione di corallo a Torre del Greco che importanza dà alla sostenibilità e quali sono le pratiche adottate per la tutela?
La sostenibilità per noi è di fondamentale importanza, e non da oggi, ma già da 40 anni. L’Associazione Assocoral nasce proprio per colmare questa esigenza. Ricordiamo che la nostra manifattura è basata su materiale organico, sia esso corallo o conchiglia, e quindi la sostenibilità per noi è molto importante.
Cavalcando sempre il tema della sostenibilità: negli anni com’è cambiata la pesca?
È cambiata totalmente. Innanzitutto è cambiato il paradigma: oggi il corallo non si pesca ma si raccoglie. Dalla tipica imbarcazione che serviva per pescarlo, già dagli anni ’80 si è passati a una raccolta selettiva che si traduce in una pesca effettuata da sub professionisti. I sommozzatori si immergono in profondità e possono raccogliere solo determinati tipi di coralli, a determinate condizioni, e in determinati periodi dell’anno. Questo principio – che si basa su specifiche normative europee – permette di dire che la produzione del corallo è sostenibile.
Quale tipo di corallo può essere raccolto?
In realtà è l’inverso perché se immaginiamo che nel mondo esistono migliaia di specie di coralli, quello che noi raccogliamo nel Mediterraneo* è solo il corallo rosso (corallium rubrum), quindi solo una tipologia viene raccolta nel nostro mare. Mentre per quel che riguarda i coralli asiatici ci sono altre cinque categorie che vengono raccolte.
Quali sono gli obiettivi futuri da raggiungere in termini di sostenibilità?
Più che obiettivi futuri, ci stiamo focalizzando su quelli presenti. Circa un anno fa è stato presentato un marchio collettivo, Made in Torre del Greco, che permette agli artigiani del luogo di certificare – in maniera univoca – sia il corallo che i cammei. Non è una certificazione meramente gemmologica ma un prosieguo delle informazioni che arrivano fino al consumatore che, acquistando un gioiello made in Torre del Greco (sia in corallo che in cammeo), grazie a un qr code, può scaricare questo certificato ed avere quelle informazioni che molto spesso risultano mancare. Informazioni che rispondono a domande come: da dove arriva la materia prima? Dove è stata raccolta? E dove è stata lavorata?.
Emma Onorato