Si discute proprio in questi giorni in Parlamento della riforma del sistema 118. La SIS 118, prima società scientifica in materia di emergenza urgenza, attraverso il suo Presidente, il Dott. Mario Balzanelli, apre a nuovi scenari che fino a ieri potevano definirsi fantascienza.
Presidente Balzanelli nasce un nuovo progetto che prevede il soccorso al paziente in imminente pericolo di vita. Il progetto prevede l’invio sugli scenari di soccorso di droni iperveloci, teleguidati dalle Centrali Operative 118. Di cosa si tratta?
“Abbiamo avviato la sperimentazione di soluzioni inedite di soccorso sanitario avanzato tempo dipendente, effettuato dal Sistema di Emergenza Territoriale 118, che utilizzino la mobilità aerea a beneficio di chi si trovi in imminente pericolo di perdere la vita. In emergenza, il tempo fa la differenza.
Il progetto sperimentale rivoluzionario che abbiamo voluto denominare SEUAM (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) prevede l’utilizzo di droni iperveloci. Saranno guidati da remoto dalla Centrale Operativa 118, e si porteranno in modo estremamente rapido sugli scenari critici per supportare le operazioni di soccorso in vario modo, a seconda delle situazioni specifiche”.
Un’idea che viene osservando il volo delle rondini
Da dove viene l’idea di utilizzare un drone per un’operazione di salvataggio?
“L’idea mi è venuta di domenica, quattro anni fa circa, in una mattinata di primavera, mentre, in un momento di relax, mi trovavo in campagna. Mi misi a guardare il volo delle rondini. Velocissime, leggere, in grado di cambiare repentinamente direzione da un istante all’altro. Ecco, mi dissi, dobbiamo prendere esempio da loro.
Il cielo può essere la via più breve per salvare chi sta per morire. Ho quindi preso visione della letteratura specifica e degli studi, a quel tempo già in corso, a livello nazionale ed internazionale, sull’utilizzo dei droni. Ho avviato, insieme ad un gruppo di opinion leader della Società Italiana Sistema 118 (SIS118) alla definizione ed allo sviluppo di un progetto nuovo, integrato, di soccorso sanitario tempo dipendente, in tempo reale, con le normali dinamiche di risposta del SET 118″.
Il drone può fare la differenza
Quale è l’utilità di un drone in un’operazione di salvataggio estremo? Il drone può avere anche un impiego strategico per individuare persone ferite in ambienti ostili e complessi da raggiungere dai mezzi di soccorso’
“Il drone può fare la differenza, in emergenza sanitaria, in vari modi: veicolando, sulla scena di un arresto cardiaco improvviso, un defibrillatore automatico. Oppure portando, presso una postazione medicalizzata ed infermierizzata del SET 118, che si trovi su un paziente in stato di shock emorragico, emoderivati o sangue. Un altro modo trasportando, secondo improvvisa necessità clinica – gestionale, farmaci, attrezzature. Oppure ancora esplorando uno scenario complesso ad alto rischio in cui gli equipaggi non possono entrare (es. in caso di dispersione di sostanze tossiche nell’aria). Un altro esempio può essere esplorando territori ostili, di difficile accesso, per individuare con estrema rapidità il punto in cui si trovi il soggetto necessitante del soccorso”.
Quest’anno i primi test
Quali sono i tempi di realizzazione di questo nuovo progetto
“Contiamo di effettuare i primi test nel primo semestre 2022”.
Quali sono i protagonisti di questo progetto
“Il partner tecnico di SEUAM è il Consorzio Aereospaziale Caltec. I partner istituzionali sono, al momento, i comuni di Taranto, Altomonte, Santa Lucia di Serino, Massa di Somma, l’Università Campus Biomedico di Roma, il Politecnico di Milano, la Facoltà di Medicina dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro”, Federconsumatori Nazionale, CONI Campania, Federsanità ANCI Campania, la ASL di Taranto”.